VALUTAZIONE DEL RISCHIO DOVUTO AI FULMINI

nuove regole

Con l’applicazione del D.lgs. 81/2008 e D.lgs. 106/2009, vengono abrogate le norme relative agli articoli 38 e 39 dello stesso DPR, che facevano riferimento alle protezioni dalle scariche atmosferiche, nei quali articoli era richiesta la protezione dalle scariche atmosferiche per gli ambienti di lavoro con particolari caratteristiche, e sempre per le strutture, metalliche di uffici, opere provvisionali, recipienti ed apparecchi metallici all’aperto di grosse dimensioni, che dovevano essere collegati elettricamente a terra al fine di consentire la dispersione di eventuali scariche atmosferiche dirette.

I suddetti articoli abrogati, sono stati sostituiti pertanto dall’art. 29  dello stesso D.lgs. 81/08, che fà carico al datore di lavoro di valutare i rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori, ivi incluso il rischio dovuto al fulmine, a prescindere dalle dimensioni, natura e materiali della struttura; E dall’art. 38 (corretto dal D.lgs. 106/09) che recita: “il datore di lavoro provvede affinché gli edifici, gli impianti, le strutture, le attrezzature, siano protetti dagli effetti dei fulmini secondo le norme tecniche”.

Le norme tecniche sono la serie di norme CEI EN 62305/1-4 (classificazione CEI 81-10) che hanno sostituito le precedenti CEI 81-1; 81-4;  81-8.

Le suddette norme in vigore sono nello specifico:

CEI EN 62305-1 “Principi generali”

Indica i principi generali che sono alla base della protezione contro il fulmine di strutture, impianti e persone.

CEI EN 62305-2 “Valutazione del rischio”

Si riferisce alla valutazione del rischio dovuto a fulmini a terra, ed ha lo scopo di fornire la procedura per la determinazione di detto rischio.

CEI EN 62305-3 “Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone”

Definisce i requisiti per la protezione contro i fulmini contro i danni materiali e alle persone mediante un impianto di protezione.

CEI EN 62305-4 “Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture”

Fornisce elementi sul progetto, l’installazione, la manutenzione e la verifica delle misure di protezione (SPM) per gli impianti interni elettrici ed elettronici per ridurre il rischio di danni permanenti dovuti all’impulso elettromagnetico (LEMP) associato al fulmine.

 

Pertanto, al fine dell’attuale ottemperanza alla legislazione vigente (D.lgs. 81/08 ed 81-10 V1) il datore di lavoro ha come strumento di verifica la CEI EN 62305-2, pertanto nel caso specifico:

           - NUOVI EDIFICI: si utilizza la vigente normativa per la valutazione del rischio da fulminazione;

           - EDIFICI ESISTENTI: ove la valutazione era stata già eseguita con le precedenti norme tecniche, "IL DATORE DI LAVORO DOVRA' EFFETTUARE NUOVAMENTE LA VALUTAZIONE" in conformità alle vigenti normative, e valutarne con le stesse le eventuali misure di protezioni necessarie per ridurre il rischio a valori accettabili.


giugno 2013